Paularo possiede un patrimonio naturale nascosto agli occhi dei più: qui vi si trova una delle maggiori concentrazioni di piante monumentali della nostra regione, che è la prima in assoluto in Italia per numero di alberi monumentali. Oltre alla straordinaria concentrazione, in un territorio relativamente molto piccolo quale è il comune di Paularo, di così tante piante meritevoli di essere annoverate nell’elenco nazionale degli alberi monumentali, è incredibile la varietà di specie oggetto di tutela: abete bianco, abete rosso, faggio, castagno, olmo, acero campestre, tasso, ippocastano…
Esemplare eccezionale di abete bianco con fusto policormico: dal tronco principale si dipartono 5 fusti secondari perfettamente verticali che danno alla pianta l’aspetto di un’arpa o di un candelabro.
Abete rosso monumentale per le dimensioni: è l’albero più alto della Regione e fra le dieci piante più alte d’Italia.
Abete bianco di dimensioni eccezionali e notevole pregio paesaggistico, utilizzato come riparo sia dalle vacche sia dalla fauna selvatica.
Faggio di notevoli dimensioni, pur trovandosi fuori dal suo optimum; di grande valore ecologico per la presenza sul suo tronco di cavità, muschi licheni, funghi e piccoli arbusti.
Pianta di notevoli dimensioni e di elevato valore storico, culturale e sociale in quanto luogo d’incontro per la gente del posto.
Specie poco rappresentata in zona e fuori dal suo optimum; circonferenza notevole e molti elementi di pregio per il valore naturalistico: corteccia profondamente solcata, muschio, licheni, nuovi getti, legno morto
Esemplare monumentale per la zona e la rarità botanica; uno dei pochi olmi rimasti in buona salute; elevato valore ecologico.
Circonferenza e dimensioni notevoli per un acero campestre, specialmente in zona dove è rappresentato quasi solo in forma arbustiva.
Faggio straordinario per le sue dimensioni; elevato anche il valore ecologico per la corteccia molto solcata, rivestita di muschio, felci e licheni e la presenza di piantine di faggio, rami secchi e cavità anche profonde.
Forma perfetta nonostante la quota elevata e le abbondanti nevicate; rami molto molto fitti indicatori della ragguardevole età, elevato anche il valore ecologico.
Oltre all’età, monumentale per la forma particolarissima, a piovra, determinata da due fusti concresciuti, i cui rami sono disposti come enormi tentacoli.
ECOMUSEO I MISTIRS
Via S. Sbrizzai, 13
33027 Paularo (UD)
Tel. 0433 70026
Fax 0433 70844
P.Iva 00544080302
commercio@comune.paularo.ud.it
Ringraziamo per la condivisione dei materiali fotografici Nemas Gortan, Dylan Fabiani, Josef Dereani, Steve Moro
Abies alba
Abete bianco
Esemplare particolare di abete bianco con fusto policormico. Dal fusto principale, parzialmente prostrato, si dipartono cinque fusti secondari quasi perfettamente verticali Tre di questi fusti secondari sono dei veri e propri alberi con fusti del diametro superiore ai 50 cm. L’aspetto complessivo della pianta è quello di un candelabro a più braccia ma agli antichi abitanti del luogo ha suggerito l’aspetto del palmo di una mano, da qui il nome locale di ‘La Palme ‘.
H 35m - C 380cm
più di 300 anni
Lungo la strada comunale extra-urbana Paularo – Passo Cason di Lanza – Pontebba, dopo circa 5 km. dal centro di Paularo, si trova uno slargo con una bacheca in legno con alcune indicazioni sulla pianta. Dalla particella forestale comunale n.22, a monte del piazzale, parte il sentiero segnalato da bollini in vernice rossa su pietre ed alberi che in circa 15 minuti conduce alla pianta monumentale.
Picea abies
Abete rosso
Singolare esemplare di abete rosso che è stato preservato durante le utilizzazioni del bosco limitrofo per le dimensioni e per la facilità di ammirarlo direttamente dalla vicina strada comunale. Al momento è l’albero più alto della Regione e conosciuto come “La Regina” da molti locali ed escursionisti. Misurato in tree-climbing nel 2017 ha portato la sua misura dai 42 metri stimati ai quasi 50 metri.
H 49,8m - C 365cm
più di 200 anni
Lungo la strada comunale extra-urbana Paularo – Passo Cason di Lanza – Pontebba, dopo circa 5,5 km. dal centro di Paularo, sottostrada nella particella forestale comunale n.16a.
Abies alba
Abete bianco
Abete bianco situato al limitare del bosco, di dimensioni notevoli e di pregio paesaggistico; utilizzato come riparo sia dalle vacche della malga adiacente sia dai cervi e dai caprioli.
H 28m - C 417cm
circa 250 anni
Al limite del pascolo a est di casera Meledis bassa, sulla strada verso Passo Cason di Lanza.
Fagus sylvatica
Faggio
Faggio di notevoli dimensioni, fuori dal suo optimum (quota elevata); tronco contorto, ricco di fessure, cavità, parti seccagginose, corteccia spessa, coperta di muschi e licheni; qualche fungo, edera, piccoli arbusti cresciuti in cavità del tronco(ribes selvatico); offre riparo ad animali selvatici e alle vacche dei pascoli adiacenti.
H 13m - C 371cm
più di 250 anni
Dalla strada per il Passo Cason di Lanza, giunti in località Valbertat bassa, si prosegue sulla sinistra fino alla casera di Valbertat alta, poi ancora sulla sinistra su una pista forestale chiusa al transito; dopo una discesa si risale e in cima alla salita, quando si aprono i pascoli di casera Meledis alta, si può vedere il faggio monumentale in basso a sinistra.
Aesculus hippocastanum
Ippocastano
Pianta notevole per età, dimensioni del tronco e della chioma; riportata in alcuni dipinti di due secoli fa, luogo d’incontro per la gente del posto.
H 24m - C 373cm
circa 200 anni
Piazza del monumento in centro a Paularo.
Castanea sativa
Castagno
Specie fuori dal suo optimum e poco rappresentata in zona; circonferenza notevole, elementi di pregio per il valore ecologico (corteccia spessa, muschio, licheni, nuovi getti, legno morto); pregio paesaggistico per vicinanza a sentiero del “Cammino delle Pievi”.
H 25m - C 440cm
circa 150 anni
All’estremità meridionale della frazione di Trelli, proseguire su stretto sentiero segnato con segni bianchi e gialli (Cammino delle Pievi) fino ad ampio prato con stavoli, il castagno si trova circa 30 metri sotto il sentiero.
Ulmus minor
Olmo campestre
Per la zona questo è un esemplare monumentale per la rarità della specie, le dimensioni notevoli e la buona salute (la quasi totalità degli olmi è stata colpita da grafiosi, questo no); corteccia spessa, solcata, che si sfalda, coperta di muschio; presenza di pochi rami secchi o rotti.
H 35m - C 260cm
circa 150 anni
Sulla provinciale che da Piedim porta a Paularo, giunti all’entrata della seconda galleria, si prende una stradina sulla destra e si prosegue per circa 200 metri prima di trovare l’olmo alla propria destra.
Acer campestre
Acero campestre
Circonferenza notevole per un acero campestre; specie poco rappresentata in zona e quasi sempre in forma arbustiva; molto vitale nonostante l’età; per l’aspetto ecologico: corteccia che si sfalda, coperta di muschio, presenza di rami secchi o seccagginosi, presenza di legno morto e di cavità e buchi nei rami; molta rinnovazione alla base del tronco.
H 20m - C 190cm
più di 100 anni
Dalla frazione di Villamezzo di Paularo, si prosegue verso nord fino alle ultime case e poi ancora lungo una stradina di ciottoli; dopo il primo stavolo che si incontra sulla sinistra, si gira a sinistra e si continua costeggiando i prati fino ad incontrare l’acero campestre.
Fagus sylvatica
Faggio
Faggio di notevole circonferenza, per il valore ecologico: grosso abete secco caduto sopra, alcuni rami secchi, alcuni rotti, presenza di legno morto, sulla corteccia molto solcata presenti muschio, felci e piccole piantine di faggio (non ricacci), piccole cavità e una molto grande e profonda a monte.
H 20m - C 490cm
fra i 250 e i 300 anni
Per raggiungerlo è consigliato rivolgersi alla forestale → 043370027.
Partendo da forcella Lius, si prosegue sul sentiero CAI che conduce al monte Tersadia. Giunti alla forcella Monte Cucco, subito dopo il bivio per Casera Tersadia, si prende il sentiero sulla sinistra e si prosegue per circa 500 metri in leggera discesa, fino al faggio.
Picea abies
Abete rosso
Età stimata 500 anni; forma perfetta nonostante la quota e le abbondanti nevicate; una sola punta e portamento diritto; rami molto molto fitti; presenza di pochi rami secchi, di licheni, tronco rugoso; molto vitale.
H 29,1m - C 420cm
circa 500 anni
Partendo da località Valbertat bassa, lungo la strada che da Paularo conduce al Passo del Cason di Lanza, si prende la pista forestale sulla sinistra; giunti ad una sella, si prende il bivio a destra, verso Casera Cordin Grande; giunti alla Casera, si scende lungo il sentiero CAI sotto la malga stessa; giunti al primo rio, gli alberi monumentali si trovano tutti nei paraggi; questo si trova fra i due ruscelli, a monte del sentiero.
Picea abies
Abete rosso
Età stimata 400 anni; forma particolare, a piovra determinata da due fusti concresciuti, i cui rami sono disposti come enormi tentacoli.
H 19m - C 404cm
circa 400 anni
Partendo da località Valbertat bassa, lungo la strada che da Paularo conduce al Passo del Cason di Lanza, si prende la pista forestale sulla sinistra; giunti ad una sella, si prende il bivio a destra, verso Casera Cordin Grande; giunti alla Casera, si scende lungo il sentiero CAI sotto la malga stessa; giunti al primo rio, gli alberi monumentali si trovano tutti nei paraggi; questo si trova a monte del sentiero, fra i due ruscelli, più in alto rispetto agli altri.
Abies alba
Abete Bianco
Pianta notevole per età e circonferenza del tronco; l’aspetto che la rende unica è il fatto di essere stata rovinata molti decenni fa dall’accensione di un fuoco proprio a valle della stessa. Fuoco che ne ha bruciato metà tronco e che ha provocato una diffusa microfilia.
H 25m - C 400cm
più di 200 anni
Partendo da Casera Ramaz si seguono le indicazioni per il Rifugio Fabiani. Appena usciti dal sentiero nel bosco, in una grande prateria. La si può notare a sinistra che si erge tra le prime piante al limitare del bosco.