Non si può non fermarsi affascinati di fronte alla meravigliosa cascata di Salino (foto in alto a sinistra), che scende in uno stretto anfiteatro naturale formato da rocce di colore rossastro che risalgono a circa 250 milioni di anni fa.
L’acqua scivola limpida su un possente torrione travertinoso, formatosi nei secoli grazie al lento deposito di carbonato di calcio.
Una straordinaria bellezza naturale che ha incantato anche la scrittrice Caterina Percoto, che l’ammirò rientrando ad Arta dopo una visita all’amico Giovanni Battista Bassi e che descrisse entusiasticamente in una sua lunga lettera ad un’amica.
L’intera vallata è segnata dalla paziente opera dei corsi d’acqua; il principale di essi, l’impetuoso torrente Chiarsò, nasce presso Stue Ramaz dalla confluenza di Cercevesa e Malìnfier.
Nel suo percorso, fino all’affluenza nella Bût, incide il territorio con i suoi versanti a strapiombo, infossandosi in numerose forre.
Una delle più affascinanti è senza dubbio quella del Fusèt, un abisso profondo 50 metri, largo da 3 a 5 e lungo quasi un centinaio; percorrendo il sentiero che collega Rio a Pian di Zermula attraverso il Boscàt, si può ammirarlo in tutta la sua bellezza sostando sullo stretto ponte che l’attraversa.
Dal Fusèt un sentiero ricco di interesse naturalistico scende fino al Chiarsò, conducendo poi fino alla gola Las Cales.
Quest’ultima, lunga alcune centinaia di metri e larga da 2 a 5, è scavata nella viva roccia dal torrente, che scorre tumultuoso lungo pozzi, strettoie e cascatelle.
ECOMUSEO I MISTIRS
Via S. Sbrizzai, 13
33027 Paularo (UD)
Tel. 0433 70026
Fax 0433 70844
P.Iva 00544080302
commercio@comune.paularo.ud.it
Ringraziamo per la condivisione dei materiali fotografici Nemas Gortan, Dylan Fabiani, Josef Dereani, Steve Moro